Banditi ospiti, gag e personaggi ieri a «Viva radio 2»
«Difendo i giornalisti».
Fiorello senza sketch. Appello agli editori: riaprite la trattativa
ROMA — Fiorello e Marco Baldini l'hanno annunciato subito: «Oggi non si ride». Poteva sembrare l'ennesimo scherzo della coppia di «Viva Radio 2». E invece no, la popolare trasmissione è andata in onda ieri «in versione protesta». «Siamo allineati con i giornalisti che non riescono a parlare con i loro editori sordi», spiega Fiorello. L'irriverente coppia ha messo in atto una personalissima opposizione: niente spettatori in studio, banditi gag e personaggi, degli ospiti nessuna traccia. «Così il pubblico capisce e si sensibilizza — dice lo showman siciliano —. Noi lavoriamo con i giornalisti e vogliamo che giornali e telegiornali siano fatti bene. Sono mesi che andiamo in edicola e troviamo i quotidiani con gli articoli senza firma, oppure non li troviamo affatto; accendiamo la televisione e il tg va in onda in forma ridotta. Basta! Non ce la facciamo a vedere Sassoli in quelle condizioni». E ancora: «Non ne possiamo più di sentir dire che gli editori non vogliono parlare con i giornalisti. Incontratevi! Fatelo qui da noi, vi troviamo una stanza e vi mandiamo in onda». «Tipo "Oggi in Parlamento"», ironizza Baldini.
La puntata, registrata, va avanti fra appelli e tanta musica, con i due che annunciano le canzoni («Come si faceva un tempo in Rai»). Fra un brano di Gazebo e uno delle Puppini Sisters non manca lo «sciopero delle note», con Fiorello che intona un pezzo mentre Enrico Cremonesi ne esegue un altro al piano. Così se il conduttore canta «Il cuore è uno zingaro» di Nicola Di Bari, il musicista suona «Una donna per amico» di Lucio Battisti; sulle parole di «Rosalina» di Concato arriva la melodia di «Smoke On The Water» dei Deep Purple. «Che schifezza! Vi sfrantumiamo le orecchie — minaccia Baldini —. Uno canta una cosa e uno ne suona un'altra, come fanno editori e giornalisti». Incalza Fiorello: «Abbiate la civiltà di mettervi intorno a un tavolo. Dateci un taglio, parlatevi ». E, alla fine, al suo «socio» sorge un dubbio: «Se domani ci dicono: "Bellissima puntata, rifatela"... Siamo rovinati!». Al termine dello show i sindacati dei giornalisti ringraziano i due per la solidarietà. «Viva Fiorello! Dobbiamo riconoscere che il popolare showman ha compreso la gravità della vertenza contrattuale dei giornalisti molto meglio che alcuni conduttori di programmi giornalistici televisivi, come Bruno Vespa ed altri», ha commentato in una nota il segretario della Fnsi (Federazione Nazionale della Stampa Italiana) Paolo Serventi Longhi. E ha aggiunto di raccogliere l'invito per incontrare gli editori, «sediamoci ad un tavolo, fermiamo il conflitto, confrontiamoci sulle cose concrete. Se questo accadrà non sarà un successo dell'uno o dell'altro, ma dei cittadini italiani che, come Fiorello, vogliono che sia garantita tutti i giorni un'informazione di qualità». Anche i vertici dell'Usigrai (che riunisce i giornalisti Rai) hanno avuto parole di apprezzamento per Fiorello: «Fa soprattutto grande piacere constatare, ancora una volta, che un grande uomo di spettacolo riesce a mettere insieme humor, intelligenza e passione civile e ad offrire il tutto al pubblico come spunto di riflessione».
Sandra Cesarale
20 dicembre 2006
dal corriere della sera
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