mercoledì, ottobre 11, 2006

Caiazzo. Marcia della Pace di venerdì 13: con don Gerardo Fava e Agnese Ginocchio.

Accorato appello dei fedeli: alla marcia della pace promossa dall’azione cattolica parrocchiale in occasione del sessantatreesimo ’anniversario dell’eccidio di monte Carmignano invitate la cantautrice per la pace Agnese Ginocchio e, soprattutto, l’ex, amatissimo parroco don Gerardo Fava. Appello rivolto in particolare al successore, don Armando Visone, ricordandogli che, con l’aiuto del Signore che tutto vede, un giorno anche lui sarà un “ex”. Alla pace vera pensa, grazie al Cielo, don Armando Visone, giovane ma dinamico parroco di San Rufo e San Giovanni e Paolo, nella cui giurisdizione ecclesiastica rientra l’ambito di Monte Carmignano, che d’intesa con l’azione cattolica parrocchiale per le ore 17,30 di venerdì 13 ottobre ha promosso una fiaccolata di pace atta a commemorare nel migliore dei modi il sessantatreesimo anniversario dell’eccidio. La fiaccolata partirà dalla croce eretta sul posto della strage negli anni novanta si iniziativa del sempre amato parroco Don Gerardo Fava, ora in quiescenza ma che è auspicabile almeno stavolta sia stato invitato, per raggiungere l’appena ristrutturata cappella del Soccorso, gentilmente messa a disposizione dalla famiglia D’Aversa per la celebrazione di una messa in suffragio delle vittime della strage. E sarebbe molto bello che fosse co-officiata dall’ex parroco don Gerardo Fava che, nonostante le chiacchiere dei soliti interessati, sin dagli anni settanta si è preoccupato dell’eccidio. Per la cronaca, dopo aver partecipato a manifestazioni, visite, feste e banchetti organizzati in loro onore dagli “Amici di Caiazzo”, gli Amici di Ochtendung dovrebbero ripartire domenica 8 e rientrare lunedì, in tempo per partecipare alla fiaccolata della Pace dopo di che forse del gemellaggio resterà solo il ricordo fino al prossimo anniversario sempre che qualcuno non si preoccupi, oltre che di far rialzare le tabelle e ripulire l’ambito, di espropriarlo ai privati speculatori e, soprattutto, destinarlo, come già previsto, a sacrario.
da TELERADIO NEWS

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