SAN GIORGIO A CREMANO Costituzione, comitato per il no
È nato il «Comitato per il No», che si oppone alle modifiche costituzionali che verranno sottoposte al vaglio degli elettori con un referendum i prossimi 25 e 26 giugno. Tra gli aderenti, partiti politici di centrosinistra, associazioni, movimenti e singoli cittadini. «È una riforma che mina la coesione sociale del nostro Paese. - afferma il presidente del circolo Acli cittadino, Antonio Di Maria - Non possiamo accettare che in Italia esistano venti sistemi sanitari e venti sistemi scolastici, così come ci opponiamo al fatto che il presidente del Consiglio possa scioglere le Camere. Per questo invitiamo i cittadini a votare No».
Apprezzamento dal presidente provinciale delle ACLI Napoletane che ha sollecitato le oltre cento strutture territoriali dell'associazione ad un impegno straordinario di informazione e dibattito sui contenuti del referendum.
5 commenti:
LA COSTITUZIONE VA AGGIORNATA, NON DEMOLITA
Il 25 e 26 Giugno gli italiani saranno chiamati alle urne per lo svolgimento del referendum sulla riforma costituzionale. La riforma costituzionale, approvata con colpo di maggioranza nel 2005 dal governo del fascista Berlusconi, non riscrive solo la seconda parte della costituzione, ma ne pregiudica l'impianto stesso.La "devolution" cambia completamente la forma di governo e mette in discussione i ditritti fondamentali dei cittadini.
Si ridefiniscono i poteri delle regioni pregiudicando i diritti sociali più importanti e mettendo a repentaglio l'unità sociale del paese.
Attribuisce alle regioni la competenza legislativa esclusiva in materia di organizzazione sanitaria e istruzione. In questo modo tutto dipenderà dalle capacità finanziarie di ogni regione avendo così tanti servizi sanitari e scolastici diversi fra loro.
Ciò comporterà una violazione del principio di ugualianza e a farne le spese saranno soprattutto i cittadini del sud.
Tutto sarà seguito sulla base di valutazioni localistiche con differenti standard qualitativi e differenti regole di accesso e fruizione dei servizi.
In questo nuovo ordinamento vengono poi concentrati nelle mani del capo del governo, tutti i poteri sottratti al parlamento, al presidente della repubblica ed allo stesso governo. Il primo ministro nello specifico avrebbe il potere di nomina e revoca dei ministri, di sciogliere la camera, di togliere la competenza legislativa al senato e trasferirla alla camera qualora il senato dovesse bocciare leggi che gli stanno particolarmente a cuore.
Il presidente della Repubblica perderebbe il potere di scelta del primo ministro, non potrebbe più impedire al governo ed al premier di presentare disegni di legge o decreti incostituzionali ed infine perderebbe qualsiasi potere di risoluzione delle crisi politiche.
E' vero che viene ridotto il numero dei deputati, ma una volta che i parlamentari non possono più esercitare liberamente la loro funzione di rappresentanti del popolo italiano, il loro numero sarà fin troppo elevato.
Con questa nuova forma di governo verrebbero demolite tutte le garanzie apprestate dalla costituzione italiana per evitare ogni forma di dittatura della maggioranza.
Persino la corte costituzionale, che rappresenta l'ultima garanzia contro il pericolo di abusi della maggioranza a danno dei cittadini italiani, viene manipolata modificando la sua composizione ( con l'aumento della coponente di derivazione politico-parlamentare) la corte viene politicizzata ed attratta nell'orbita dell'influenza del primo ministro.
In poche parole questa riforma opererebbe un vero e proprio trapianto di cuore, sostituendo la forma di governo della costituzione del 48, basata sulla centralità del parlamento e sull'equilibrio dei poteri, con un'altra forma, costruita sulla prevalenza del premier sul governo e sulle assemblee parlamentari.
QUESTA E' UNA FORMA DI GOVERNO CHE NON ESISTE IN NESSUN ALTRO ORDINAMENTO DI DEMOCRAZIA OCCIDENTALE, MA CHE IL NOSTRO PAESE HA BEN GIA' CONOSCIUTO NELL'EPOCA FASCISTA.
per la costituzione invito a passare anche dal mio blog e dal bloggoverno (lì stiamo affrontando a trance le modifiche) eheheh
ciao
p.s. per pasquale orlando:
we, è tuo il testo "La prospettiva etico-politica di Alcide De Gasperi dai suoi scritti" che ho qui sotto mano? ;)
caro luca,
abbiamo blog intrecciati, passiamo spesso qui e lì.
il testo citato (de gasperi etc..) purtroppo non è il mio, non sono nemmeno riuscito a trovarlo.
sarà un omonimo!
ciao
Si, probabilmente lo e
necessita di verificare:)
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