martedì, marzo 28, 2006

I GIOVANI DELLE ACLI ALLE ALTRE ASSOCIAZIONI: INCONTRIAMOCI PER UN PROGRAMMA COMUNE DI AZIONE CONTRO LA MAFIA, AL FIANCO DEI CALABRESI

I fatti di cronaca degli ultimi giorni hanno ricollocato la Locride al centro delle attenzioni mediatiche. Ancora una volta la bieca viltà di uomini senza scrupoli ha tentato di arrestare un processo di emancipazione di una terra vogliosa di riscatto sociale. La rabbia di tanti giovani manifestanti, la sincera solidarietà del mondo associativo italiano e delle istituzioni, la speranza di un vescovo coraggioso oggi costretto ad urlare la scomunica contro la ’ndrangheta, potrebbero apparire impotenti di fronte ai reiterati tentativi delle cosche mafiose di stabilire un regime di paura ed omertà. Non si può gettare la spugna proprio adesso vanificando i piccoli risultati ottenuti. Al contrario, è necessario concertare idee e proposte concrete che permettano una presenza costante dell’Italia che non ci sta al fianco della Calabria per bene che ha sete di giustizia. Per questo motivo i Giovani delle Acli si impegnano ad organizzare a breve un tavolo di confronto tra le varie associazioni e movimenti giovanili che vorranno impegnare le proprie risorse nella lotta alla mafia. Dal confronto dovrà scaturire non solo una netta e dura posizione contro tutte le forme di criminalità organizzata, ma anche una proposta concreta di presidio del territorio ed iniziative di educazione alla legalità e di sostegno alle comunità locali. Già in tempi non sospetti, come nello stile dei Giovani delle Acli, l’associazione ha proposto momenti di riflessione e solidarietà proprio nella cittadina di Locri. Un impegno intenzionato a proseguire con l’organizzazione di un campo di formazione per giovani sui temi della legalità, previsto per la prossima stagione estiva che, alla luce degli ultimi eventi criminosi, si propone come momento interassociativo e di lotta comune. L’attenzione della società civile organizzata deve restare costante ed incisiva in tutti quei territori in cui vacilla la normale e pacifica convivenza civile. I recenti fatti confermano che il problema della Locride non è solo un problema di ordine pubblico, ma richiede azioni educative e culturali che sfondino il muro della paura e dell’illegalità, lasciando spazio ad una partecipazione attiva e consapevole dei cittadini che si riappropriano del territorio. I Giovani delle Acli, da sempre in trincea su questi temi, al di là delle contingenze descritte dalla cronaca nera, sono pronte ad esserci ed a sostenere questo percorso insieme a tutte le associazioni e movimenti che ne condividono gli obiettivi.


Il segretario nazionale dei Giovani delle Acli, Gianluca Budano

Nessun commento: