La convenzione firmata oggi tra il Ministero dell'Interno e gli Istituti di Patronato circa le modalità future di rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno rappresenta per le Acli "una piccola rivoluzione", in primo luogo di tipo culturale: «Un segnale decisivo – spiega il presidente Luigi Bobba – nel passaggio dell'immigrazione da problema di ordine pubblico a questione inerente la politica e l'amministrazione».
Concretamente, molte cose potranno cambiare: dall'eliminazione delle estenuanti code presso gli uffici stranieri delle questure, alla riduzione dei tempi medi di completamento delle procedure di rilascio dei titoli, alla migliore assistenza nell'espletamento della pratica, anche di ricongiungimento familiare, oltre che di contratto di soggiorno con lo sportello unico.
Ai Patronati è assegnato ufficialmente il compito di aiutare l'immigrato nella compilazione dei modelli di domanda e dell'informazione sui documenti da allegare per ogni singola tipologia di permesso di soggiorno. E' previsto, inoltre, che gli Istituti di Patronato potranno pre-inserire i dati su sistema informatico, in modo da poter seguire l'iter della pratica ed averne anche il relativo esito.
«Si tratta di una svolta importante anche da un punto di vista politico – commenta Luigi Bobba –, perché finalmente si riconosce, in modo inequivocabile, il ruolo che i patronati svolgono, nei fatti e secondo la legge 152 del 2001, in favore degli immigrati. Auspichiamo, però, a questo punto, che si provveda al più presto, nella prossima legislatura, ad una modifica della normativa sull'immigrazione che lasci finalmente e compiutamente nelle mani delle amministrazioni locali le competenze per il rilascio ed il rinnovo dei permessi di soggiorno, come avviene già in molti Paesi europei».
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