"ICI ZERO" per chi affitta casa agli immigrati residenti.
Integrazione: la proposta delle Acli ai Comuni.
L’esperienza di Modena come modello, il Comune “garante” con i proprietari. Il presidente Bobba: «La dignità degli alloggi è questione centrale per l’integrazione dei cittadini stranieri»
Azzeramento dell’Ici sull’immobile affittato, con canone agevolato, ad inquilini immigrati; riduzione del 30% del reddito derivante dall’affitto ai fini dell’Irpef e dell’Irpeg; riduzione dell’imposta di registro calcolata sul 70% del canone annuo di locazione. Un pacchetto di agevolazioni fiscali che dovrebbe convincere i proprietari di alloggi sfitti a mettere a disposizione i propri immobili in particolare per le famiglie di immigrati o rifugiati stabilmente residenti nel nostro Paese. La proposta – rivolta ai Comuni italiani – è delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani, impegnate questa mattina in un Convegno, a Modena, dal titolo “Immigrazione e Integrazione in Italia”.
Le Acli prendono a modello l’esperienza del Comune di Modena, che ha promosso nei mesi scorsi, d’intesa con le associazioni della proprietà edilizia, le confederazioni sindacali, le organizzazioni sindacali degli inquilini e dei pensionati, un’Agenzia per la casa per fare da tramite tra l’offerta e la domanda di alloggi. La partecipazione del Comune offre ai proprietari quelle garanzie che gli inquilini non sarebbero in grado di dare autonomamente, con un Fondo di Garanzia determinato in 50.000 Euro.
L’Amministrazione stipula direttamente con i proprietari un contratto a canone agevolato. Con una clausola di sub-affitto, gli appartamenti sono poi messi a disposizione di quelle famiglie di lavoratori dipendenti o anziani per i quali l’affitto rappresenti oltre il 30% del reddito. Oltre al requisito del reddito, gli inquilini devono risiedere o lavorare nel Comune di Modena, quindi avere, nel caso ovviamente di cittadini stranieri, un regolare permesso di soggiorno.
La garanzia offerta dal Comune riguarda il pagamento del canone e il rilascio dell’appartamento in buone condizioni alla scadenza del contratto. Ma l’Agenzia per la casa assiste anche gli inquilini nella ricerca di un nuovo appartamento qualora non fosse possibile rinnovare i contratti in scadenza.
Dal canto loro, le Acli propongono ai Comuni Italiani di adottare una simile iniziativa rivolgendola, in particolare, nei confronti degli immigrati e dei rifugiati, soprattutto quelli con famiglia.
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