Il 21 e il 22 gennaio 2006 la città di Napoli ospiterà la prima convention nazionale di “Retinopera”, il network di aggregazioni del mondo cattolico e di altri soggetti della società civile costituito da alcuni anni per promuovere un dialogo fra essi e favorire percorsi comuni di impegno e di testimonianza a sfondo culturale e sociale.
Nell’ottica dei promotori, si tratta anche di un modo per continuare la riflessione sui nuovi scenari della democrazia, avviata dalla Settimana Sociale dei cattolici italiani a Bologna nell’autunno 2004, e per preparare il Convegno ecclesiale di Verona dell’ottobre 2006, che vede l’ambito della cittadinanza come una delle vie attraverso cui diventare “testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo”.
Perché Napoli
Retinopera si dà appuntamento a Napoli, per continuare nell’esperienza di dialogo e di confronto avviato tra movimenti e associazioni ecclesiali o di ispirazione cristiana.
La scelta del capoluogo campano risponde alla convinzione che Napoli possa diventare un laboratorio di cittadinanza per l’intero Paese e che il profilo di una nuova cittadinanza possa emergere solo dal dialogo tra la dimensione nazionale e quella locale della vita civile.
Il tema: Cristiani, da Napoli per un nuovo mezzogiorno
I due giorni di lavoro, dunque, si configurano come una sorta di “officina” per riflettere sui problemi, sulle contraddizioni e sulle speranze di una metropoli, sulla scorta di alcune grandi domande:
· La vita della città può essere laboratorio per la rigenerazione della politica?
· Come contribuire, da cristiani, a rendere più umano il volto delle nostre città?
· Come continuare ad essere attenti al Sud, ai suoi problemi, alle sue ricchezze, ai tentativi di nuova cittadinanza che prendono corpo spesso a partire proprio dalla realtà organizzata dei cattolici?
I lavori sono articolati in due giornate, la prima dedicata a “disagi e risorse di una città” e la seconda alle prospettive che emergeranno da “Napoli-Italia: laboratorio per una nuova cittadinanza”. Aperta dalle relazioni del prof. Pino ACOCELLA, vice presidente nazionale del Cnel, e di mons. Arrigo MIGLIO, vescovo di Ivrea e presidente della Commissione Cei per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, la Convention proseguirà con l’ascolto di alcune esperienze, cui faranno seguito sette laboratori dedicati a: Famiglia, vita, adozione e affido, politiche familiari - Pace e cooperazione a partire da Napoli - Immigrazione e Napoli - Welfare, sussidiarietà, non profit - Lavoro, impresa, cooperazione per uno sviluppo sostenibile - Percorsi per un’educazione alla legalità - Giovani, Scuola, Università.
Il tema della “nuova cittadinanza” sarà affrontato domenica 22 gennaio 2006 in una tavola rotonda moderata da Edo PATRIARCA (portavoce Forum del Terzo Settore) e in cui interverranno Luigi ALICI (Presidente AC), Paolo BEDONI (Presidente Coldiretti), Luigi BOBBA (Presidente ACLI), Edio Costantini (Presidente CSI), Lucia Fronza (Movimento dei Focolari), Maurizio Giordano (Presidente UNEBA), Marco Impagliazzo (Presidente Comunità di S. Egidio), Sergio Marelli (Direttore generale FOCSIV), Wilma MAZZOCCO (Presidente Federsolidarietà), Savino Pezzotta (Segretario generale CISL), Dina TUFANO (Capo Guida AGESCI). LuisaA SANTOLINI ( Forum delle Associazioni Familiari).Le conclusioni sono affidate a Paola Bignardi (Coordinatrice Nazionale di Retinopera).
Che cos’è Retinopera
Retinopera è un’Associazione nazionale promossa da cattolici italiani, impegnati nell’associazionismo, nel sindacato, nel volontariato, nella cooperazione e in altre istituzioni sociali, civili ed economiche. E’ la proposta di dare vita ad una diffusa “Opera delle Reti”, significativa di una esplicita autonomia del sociale, fondata sulla Dottrina Sociale della Chiesa, per una nuova stagione del movimento cattolico in Italia, per offrire un servizio “bello e utile” alla vita del Paese.
L’obiettivo dichiarato è quello di mediare la dottrina sociale della Chiesa come forma di impegno dei credenti di fronte alla società; animando una originale soggettività del laicato cattolico e cercando vie di rinnovamento delle sue espressioni pubbliche. Un maturo discernimento non sarebbe possibile senza un supplemento di cultura, di spiritualità e di pensiero, di ascolto della Parola di Dio e di lettura competente della realtà di oggi. È questo il primo specifico contributo delle aggregazioni ecclesiali alla vita del Paese.
L’Agenda sociale dei cattolici italiani
Dal cammino di Retinopera di questi anni sono già emerse riflessioni e indicazioni di impegno, confluite durante il IV Seminario nazionale di Vallombrosa (luglio 2005) in una “Agenda sociale dei cattolici italiani”. Si tratta di un “cantiere aperto” al dialogo con tutti. L’Agenda contiene alcune priorità e sfide, quali: la promozione della vita come nuova questione sociale; la pace e la cooperazione tra i popoli; l’immigrazione; il protagonismo delle persone e delle famiglie nel rinnovamento del welfare, in un nuovo patto tra le generazioni; la valorizzazione del “capitale sociale” per il futuro sviluppo economico del Paese. Il tutto seguendo tre direzioni di metodo: ripartire dalle città; scommettere sulla cultura; assumere la sfida della formazione.
2 commenti:
caro nicolino
assemblea delle ACLI
LISTA ACLI x NAPOLI
W LA DERMOCRAZIA
W IL CONFRONTO
W LA PARTECIPAZIONE
non ti sembra ovvio?.......
a meno che non voglia difendere o nascondere indifendibili partecipazioni alle società partecipate
Società Civile Organizzata
Capo Giuseppe
ciao, da Recife (brasile) Impegnatevi sempre per Napoli una città bellissima!
Andreina Locatelli
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