domenica, novembre 20, 2005

Acli caserta: Una rete di associazione da affiancare alla politica (Il Mattino)

Non un nostalgico amarcord bensì il doveroso, irrinunciabile tributo alla memoria. Perché si possa vivere il presente e progettare il futuro. Dal 1945 a oggi, i sessanta anni delle Acli sono una storia che si è intrecciata fin dall’inizio ad altri importanti incipit della vicenda politica e civile italiana: dalla nascita della Repubblica ai comuni natali con la ricostituita provincia di Caserta. «Una trama - ha osservato il presidente della Provincia De Franciscis che ha ospitato nella sala del Consiglio provinciale la festa per l’importante anniversario - davvero fuori dell’ordinario: ringraziamo le Acli - ha detto - perché hanno dato molto», appellandosi poi alla necessità di riscoprire tradizioni e vocazione del territorio. Il saluto del vescovo Nogaro è stato altrettanto significativo: «Voi siete i cattolici che sanno rimanere laici ed è importante che ciò avvenga». La nuova Acli, uscita dal commissariamento, si propone come presenza d’impulso che vuole avviare una vera partnership di proposta con i soggetti istituzionali. Invoca per questo con Eleonora Cavallaro, presidente Acli Campania, una legge regionale che riconosca un più ampio ruolo delle associazioni di promozione sociale. Del resto il prefetto vicario Panico, delegato dal prefetto Schilardi, già sottolinea il ruolo cerniera che l’associazionismo - soprattutto quello organizzato in rete - svolge a favore della tutela ed effettività dei diritti. Il messaggio politico lo lancia il presidente provinciale Michele Zannini che risponde al vescovo Nogaro confermando le tre fedeltà: alla chiesa, al lavoro, alla democrazia. «Necessarie - dice - per rimettere in piedi il senso della politica e governare la globalizzazione. Una sfida impegnativa al Sud e, sopratutto, in provincia di Caserta dove si avvertono più devastanti gli effetti sulla condizione civile delle persone. Sfidando il rischio dell’impopolarità vogliamo lavorare a progetti di inclusione, integrazione, tolleranza, rispetto della legalità per promuovere nella nostra comunità di vita una società plurale». E sulla democrazia: «Valore che non si esporta ma, piuttosto, è una conquista che arricchisce la coscienza delle popolazioni che la applicano». Camillo Monti, vicepresidente nazionale Acli, registra con soddisfazione le critiche che la Chiesa cattolica ha espresso sulla devolution: «Siamo nel campo dei referendari - dichiara - questa riforma costituzionale crea maggiori occasioni di conflitto tra i poteri dello Stato».

1 commento:

Anonimo ha detto...

sono stata anch'io alla manifestazione,solo agli inizi per esprimere il mio augurio ed adesione,perchè dopo sono dovuta andare alla manifestaione fiaccolata di solidarietà a Villa DI Briano a d.Paolo Dell'aversana,circa l'incendio accaduto una settima fa.
Auguri.L'esperienza delle Acli è forte e importante per il nostro mezzogiorno.
"Speriamo di realizzare presto qualcosa insieme"E' quanto ho espresso al presidente Zannini di Caserta.
Saluti Pasquale ,a tutti gli amici Acli ai GA Acli Na-Ce-Bn etc..
Salutoni arcobaleno
Agnese