domenica, ottobre 30, 2005

welfare:Bassolino, lavorare a una legislazione sulla dignità sociale


"I temi sociali ed il contrasto alla povertà non sono altra cosa rispetto ai temi dello sviluppo. Sviluppo deve significare più inclusione e più coesione sociale". Così il presidente della giunta regionale della Campania, Antonio Bassolino, intervenendo all'iniziativa organizzata dal patronato Acli dal tema "diritti in piazza", la giornata nazionale di informazione e sensibilizzazione dei cittadini sui temi del lavoro e della previdenza complementare. "Nel paese, - ha aggiunto Bassolino - si è avuta una crescita delle disuguaglianze, come confermano i dati Istat. Accanto alle vecchie povertà si aggiungono nuove povertà improvvise, perché il lavoro si precarizza. Questa novità è dirompente nel tessuto sociale meridionale. La povertà non è più esterna al mondo del lavoro, si è estesa". Il presidente della giunta regionale della Campania, prendendo parte al dibattito al quale sono intervenuti tra gli altri, il parlamentare dei Democratici di sinistra e coordinatore dei cristiano sociali, Mimmo Lucà, il sottosegretario al lavoro, Grazia Sestini, il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino ed il vice presidente nazionale Acli, Andrea Olivero, ha delineato alcune possibili strategie di indirizzo per il rinnovamento del mercato del lavoro. "Dobbiamo distinguere tra lavoro, formazione e politiche di welfare - ha aggiunto - Bisogna evitare uno sviluppo distorto delle economie, non ci può essere assenza di contrasto alla povertà. In parlamento sulla legge finanziaria bisognerebbe fare uno sforzo su due punti: quello sociale e l'altro che riguarda l'aumento di investimenti per il mezzogiorno. La legge sul reddito di cittadinanza, approvata dal consiglio regionale, doveva essere coperta dal Governo con la stessa cifra stanziata dalla Regione, ma così non è stato". Bassolino ha sottolineato che "ci deve essere un cammino di inclusione, noi lo stiamo avviando, ma bisogna lavorare ad una legislazione sulla dignità sociale. La solidarietà e l'inclusione qualificano lo sviluppo".
8 Ottobre 2005 - 15:34 (Ansa)

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