sabato, ottobre 29, 2005

le acli riaprono la discussione sul futuro delle politiche sociali


Napoli – Il Presidente provinciale delle Acli di Napoli Pasquale Orlando, interviene sulla necessità di rafforzare il ruolo di inclusione e contrasto alla povertà delle politiche sociali a Napoli ed in Campania.“Negli ultimi mesi abbiamo notato una sempre maggior convergenza – afferma Orlando - delle Istituzioni, dei sindacati e del mondo del terzo settori sui temi che ci sono da sempre cari: il rilancio delle politiche sociali e l’applicazione della legge 328/2000. E’ necessario il lancio di una stagione d’innovazione e sperimentazione di politiche sociali pubbliche che vedano virtuosamente coinvolto il terzo settore sia in fase di programmazione e concertazione che nella fase di erogazione servizi di qualità. Ribadiamo la richiesta al Governo Nazionale di sostenere i welfare locali mediante un aumento ragguardevole delle risorse messe a disposizione per il fondo nazionale per le politiche sociali, che consenta di “salvare” la legge 328.” “Il Governatore Bassolino e la presidente della commissione Politiche Sociali del Consiglio Regionale Luisa Bossa – continua Orlando - stanno spingendo per approvare il prima possibile la rivoluzionaria legge organica sulla Dignità della Campania, che riordinerà tutto il sistema del sociale nei nostri territori. In vista di questa approvazione, noi delle Acli chiediamo che la legge assegni un forte ruolo di concertazione al terzo settore e che ponga ordine nella babele di differenti interpretazioni da parte degli enti locali nel settore della spesa sociale, garantendo uniformità di prestazioni per tutti i cittadini campani attraverso l’individuazione dei Livelli Essenziali di Assistenza su scala regionale.” "Inoltre ci associamo al recente richiamo del Portavoce del Forum nazionale del Terzo Settore, Edo Patriarca ed anche noi, da Napoli, diciamo NO ad un uso sostitutivo e devastante del volontariato, e ancora NO alla logica delle gare al massimo ribasso che creano il rischio di un terzo settore con retribuzioni e prestazioni professionali inadeguate. Diciamo SI ad un allargamento a tutti i soggetti protagonisti delle politiche di Welfare di quell’alleanza pro welfare - inizialmente voluta dal Forum del Terzo Settore e dai Sindacati Confederali ed oggi estesa a Legautonomie".

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