sabato, ottobre 29, 2005

banca etica nuovo sportello a napoli


Salviato: Una banca per i più deboli, Bassolino: Povertà, Governo avaro di Vincenzo Gambini tratto da "Il denaro"



“In merito alla lotta alla povertà il governo non ha affatto rispettato gli impegni presi e fa gravare solo sulle nostre spalle tutti gli sforzi”. Lo afferma il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, intervenendo nel corso di un convegno organizzato all’hotel Terminus di Napoli dalla Banca Popolare Etica, che lunedì ha aperto uno sportello a Napoli, il primo nel Sud.
Bassolino critica il Welfare attuale definendolo insufficiente e inadeguato.
“Manca ancora il riparto del fondo nazionale delle politiche sociali del 2005 - dichiara Bassolino - a oggi sono stati assegnati 518 milioni di euro a fronte di un impegno di oltre un miliardo assunto dal governo”. Poi Cita quanto fatto dalla Regione in termini di lotta alla povertà, citando l'esperienza del reddito di cittadinanza. “A questo nostro sforzo - dice - non si accompagna analogo sforzo nazionale. L’impegno era di co-finanziare il 50 per cento delle esperienze regionali nel campo del contrasto alla povertà, ma è stato finora disatteso”. Anche per questo, aggiunge Bassolino, “è evidente la battaglia che dobbiamo portare avanti sulla finanziaria per assicurare investimenti nel sociale e nella cultura. Il welfare costruito in Italia e in Europa - osserva il Governatore è basato su un modello di lavoro stabile, lo stesso per tutta la vita”.
Un modello che nella realtà è sempre più raro. “E’ per questa ragione - spiega Bassolino - che dobbiamo appoggiare iniziative come la Banca Popolare Etica, che proprio qui ha deciso di inaugurare l'unica filiale del Mezzogiorno: la solidarietà non è fuori dallo sviluppo - conclude-: sono anzi due facce della stessa medaglia”.
Dal dibattito, svoltosi durante tutto l’arco della giornata, emergono le linee guida che ispireranno l’azione della Banca Popolare Etica nel Sud: l’obiettivo è promuovere uno sviluppo sostenibile che tenga conto non solo delle esigenze finanziarie ma anche di quelle sociali. Obiettivo condiviso dal sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino, che critica invece la devolution. L’apertura di questo nuovo sportello, secondo la Iervolino, permette alle imprese di avere un ruolo maggiore nel sociale. “Si tratta di un nuovo modo di fare banca - afferma Sergio D’Angelo, presidente de L’Ape e di Legacoop Campania — che tiene conto della vita reale e non esclude gli strati meno familiari al credito come le realtà no profit e quelle più disagiate”.
“L’azione della banca nella raccolta del risparmio - sottolinea il presidente dell’istituto di credito, Fabio Salviato - si rivolgerà a quei settori più deboli della catena sociale che difficilmente riuscirebbero ad avere credito da altre banche”. “Il nuovo sportello napoletano - sottolinea Luigi Bobba, presidente nazionale delle Acli - vuole essere un simbolo di questa scommessa da vincere e come si sa la parola ‘simbolo’ in greco vuol dire ‘unire’ per cui si vince se si è tutti insieme, nessuno escluso”.

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