Luigi Bocchino, il sindaco della rifondazione di Apice dopo il terremoto del 1962 ed uno dei più longevi nella carica, è stato ricordato dalle Acli, nella Sala Consiliare alla Rocca dei Rettori, con il patrocinio della Provincia di Benevento, della Comunità Montana del Fortore e di “Risorsa Mezzogiorno”.
I lavori, cui hanno partecipato numerosi amministratori locali che hanno conosciuto e lavorato con Bocchino, i nipoti dello Scomparso, Pio e Gerardo Soricelli, molti cittadini di Apice, ed il Segretario generale della Provincia Franco Nardone, sono stati moderati da Pasquale Orlando di “Risorsa Mezzogiorno”.
Ai lavori erano presenti anche gli allievi delle Classi VA, VB e V Turismo dell’Istituto “Alberti”, accompagnati da alcuni docenti, in quanto la dirigente scolastica Silvana Barricella ha approvato un progetto di iniziativa delle stesse Acli di Benevento consistente nella istituzione di un Laboratorio di “Cittadinanza attiva” che vede gli studenti protagonisti essendo essi stati individuati quali “sentinelle” delle azioni di buon governo degli amministratori, nonché di tutte le “best practices” sul territorio.
Pasquale Orlando ha introdotto l’incontro affermando che “il Mezzogiorno oggi è ancora alle prese con il problema denunciato agli inizi del secolo scorso da Guido Dorso e cioè la classe dirigente. Dunque c’è bisogno di personaggi autentici, come fu Luigi Bocchino, capaci di essere testimoni della ricerca del bene comune”.
E’ quindi intervenuto Danilo Parente, Presidente provinciale delle ACLI Benevento, il quale ha sottolineato i valori morali e civili che l’iniziativa vuole portare all’attenzione dei giovani che non hanno avuto la possibilità di conoscere Luigi Bocchino. Questi però, ha sostenuto Parente, costituisce un esempio per tutti di un impegno a favore della propria gente e di come si possano ottenere risultati avendo fede in queste idee.
Il contributo straordinario che Bocchino diede per la ricostruzione del proprio Comune e la visione di politica urbanistica lucidamente perseguita dal sindaco nel corso degli anni, sono state rievocate da Gennaro Giangregorio, che proprio di recente ha pubblicato il saggio dal titolo “Il Castello di Apice. Dall’acquisizione al Recupero” (per le Edizioni Realtà Sannita) dedicato alla rinascita dell’immenso maniero che costituisce il simbolo distintivo ed il tratto identitario della città.
Il Presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci, nel sottolineare che Luigi Bocchino fu un esempio formidabile ed un punto di riferimento per tanti giovani che volevano impegnarsi in politica, si è rivolto in particolare agli allievi dell’Istituto “Alberti” ricordando che Bocchino seppe conciliare sempre, nel suo lavoro di Sindaco, un potente afflato solidaristico, che gli veniva dal cuore, con una straordinaria competenza amministrativa e giuridica, che gli veniva dai suoi studi: il risultato del suo quotidiano impegno fu quello di esercitare la propria passione politica per la esclusiva ricerca del bene comune e del progresso della propria collettività. “Per Bocchino la Pedagogia non era una scienza astratta, ma, nella pratica quotidiana del suo sindacato, un esercizio concreto di dialogo con il popolo per sollecitare sempre e comunque il bene comune al posto di quello personale”. Ricci ha quindi sottolineato che, a differenza di quanto accade oggi che un avviso di garanzia ad un politico costituisce di per sé una condanna inappellabile da parte della gente, quando Bocchino fu messo (un’unica volta) sotto inchiesta dalla Magistratura, fu il proprio popolo ad assolverlo senza alcuna esitazione ancora prima che lo facesse la stessa Magistatura che ne certificò la assoluta trasparenza.
Zaccaria Spina, Presidente della Comunità Montana del Fortore, si è in particolare soffermato sulle iniziative assunte nel corso degli anni da Bocchino quale suo predecessore nella carica, rievocando l’impegno profuso a favore di un territorio particolarmente martoriato da una serie di emergenze e di “dimenticanze” da parte della politica nazionale e regionale.
Ha portato quindi il proprio contributo al dibattito la direttrice del Centro Servizi Volontariato Maria Cristina Aceto ed Adele Iacoviello, Presidente del Consiglio Comunale di Apice.
Le Conclusioni sono state svolte da Filiberto Parente, Presidente Regionale delle ACLI, il quale ha voluto delineare il quadro delle iniziative che si assumeranno per omaggiare la figura e l’opera di Luigi Bocchino. “Credo che il Comune di Apice debba intitolargli la Piazza della Ricostruzione nel nuovo centro cittadino perché fu proprio Bocchino a realizzare quella straordinaria opera di ricostruzione che è un modello per tutto il Paese. A nome di Luigi Bocchino, invece, noi delle Acli intitoleremo un Centro Studi ed istituiremo un Premio da consegnare a chi acquisterà meriti nei confronti della collettività per spirito solidaristico e per impegno per il progresso sociale e civile, nonché per la salvaguardia e la crescita dei valori morali della comunità. Ad aiutarci nel lavoro di ricerca delle personalità da premiare saranno i ragazzi dell’Istituto Alberti qui presenti”.
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