Dall’inclusione all’aiuto ai poveri
le richieste del mondo cattolico
Gruppi e associazioni si rivolgono
al futuro sindaco della città:
«In agenda le persone e le aree disagiate»
Il mondo cattolico partenopeo – quello di gruppi, associazioni
emovimenti – a tre giorni dalla prossima tornata
elettorale è più che presente.
«Nei piccoli comuni e in tante municipalità di Napoli si sono scelti i nostri giovani–chiarisce subito Vito Gurrado, presidente diocesano di Azione cattolica e questo ci inorgoglisce: significa che l’impegno a lavorare per il bene comune è vivo nei nostrigiovani». «Certo il nostro timore – spiega Gurrado –è quello della strumentalizzazione: i ragazzi potrebbero essere usati per attirare voti». Ma, del resto, «abbiamo il diritto-dovere di impegnarci – prosegue -allo scopo di guidarela società emigliorare la vita degli uomini, altrimentipeccheremo diomissione».E la lettera di ieri, della presidenza diocesana ai candidati nelle prossime elezioni amministrative, ribadisce proprio «la vicinanza a chi ha scelto l’impegno politico» e la consapevolezza di una «scelta difficile anche perla necessità di competenza e di aggiornamento». Dall’Ac alla nuova consiliatura, d’altro canto, la presidenza «riconoscendo che passi avanti ne sono stati fatti sui rifiuti e le politiche sociali chiede che «si affronti – dice Gurrado - ancora afondo il tema della disabilità, della costruzione di comunità, del recupero delle periferie eil superamento di una politica che esca dall’emergenza e affronti il quotidiano, programmando gli interventi».
Rigetta la politica degli ultimi giorni Antonio Salvio, presidente nazionale Cvx (Comunità di Vita Cristiana). «Intanto – chiarisce – cerchiamo di non essere i cristiani della vigilia elettorale. Riteniamochel’impegno debbaessere quotidiano ed esternarsiin 365giorni all’anno». I membri della Cvx da sempre – secondo il pensiero di S. Ignazio – hanno nel loro Dna«la contemplazione nell’azione– spiega il presidente Salvio – il che vuol dire impegnarsi nel quotidiano cercando di formare coscienze critiche». Le priorità certamente restano la tutela dei più deboli ed anche Cvx non può che chiedere a una nuova consiliatura «la tutela dei meno abbienti ma soprattutto il lavoro ai giovani. Dare speranza di futuro–prosegue Salvio -è indispensabile». Da sempre la Cvx – seguendo le indicazioni di Papa Francesco–ha ritenuto che occorresse essere presenti in politica «lavorando per i più deboli: dal doposcuola per gli srilankesi dai progetti contro la ludopatia alla finanza etica, fino all’accoglienza dei migranti». Anche dalle altre associazioni si individuano le priorità da indicare. Così dal Rinnovamento nello Spirito si chiede di mettere la famiglia al centro.
«Non possiamo tacere – dice Antonio Postiglione, coordinatore diocesano del RnS – la necessità di investire sulle situazioni di disagio della nostra città: dai bambini, alle giovani coppie, fino agli anziani». La cura degli anziani «oggi delegata ad associazioni e movimenti - dice Postiglione - dovrebbe essere premura dell’Amministrazione». Dal RnS anche uno stimolo ulteriore: «Spetta soprattutto a noi cattolici curare la formazione dei giovani in politica: dobbiamo ravvivare in lorole ragioni del credere, quelle su cui vale spendere una vita in politica e spenderla bene».
Gli fa eco Marco Rossi della Comunità di Sant’Egidio: «Una nuova amministrazione dovrebbe preoccuparsi di rendere Napoli una città inclusiva». Nel 2008 c’erano 1200 clochard. Oggi nella stessa zona contiamo 1500 persone, precisa Rossi. «Chi governerà Napoli non potrà non affrontareil problema della loro inclusione e non accorgersi di quella dei campi rom».
Da Pasquale Orlando, leader delle Acli per anni, e ora segretario della Fap-Napoli Acli il sogno di «un’amministrazione capace di dare giustizia ai cittadini di Napoli e soprattutto ai più disagiati». La priorità per il segretario Fap-Acli sono senz’altro i più deboli:« per questo–dice -punterei sul reddito di cittadinanza e sul contrasto della evasione scolastica». E per i laici impegnati un suggerimento: «Riapriamo i circoli territoriali: dobbiamo salvaguardare i luoghi dove la gente si incontra».
«Nei piccoli comuni e in tante municipalità di Napoli si sono scelti i nostri giovani–chiarisce subito Vito Gurrado, presidente diocesano di Azione cattolica e questo ci inorgoglisce: significa che l’impegno a lavorare per il bene comune è vivo nei nostrigiovani». «Certo il nostro timore – spiega Gurrado –è quello della strumentalizzazione: i ragazzi potrebbero essere usati per attirare voti». Ma, del resto, «abbiamo il diritto-dovere di impegnarci – prosegue -allo scopo di guidarela società emigliorare la vita degli uomini, altrimentipeccheremo diomissione».E la lettera di ieri, della presidenza diocesana ai candidati nelle prossime elezioni amministrative, ribadisce proprio «la vicinanza a chi ha scelto l’impegno politico» e la consapevolezza di una «scelta difficile anche perla necessità di competenza e di aggiornamento». Dall’Ac alla nuova consiliatura, d’altro canto, la presidenza «riconoscendo che passi avanti ne sono stati fatti sui rifiuti e le politiche sociali chiede che «si affronti – dice Gurrado - ancora afondo il tema della disabilità, della costruzione di comunità, del recupero delle periferie eil superamento di una politica che esca dall’emergenza e affronti il quotidiano, programmando gli interventi».
Rigetta la politica degli ultimi giorni Antonio Salvio, presidente nazionale Cvx (Comunità di Vita Cristiana). «Intanto – chiarisce – cerchiamo di non essere i cristiani della vigilia elettorale. Riteniamochel’impegno debbaessere quotidiano ed esternarsiin 365giorni all’anno». I membri della Cvx da sempre – secondo il pensiero di S. Ignazio – hanno nel loro Dna«la contemplazione nell’azione– spiega il presidente Salvio – il che vuol dire impegnarsi nel quotidiano cercando di formare coscienze critiche». Le priorità certamente restano la tutela dei più deboli ed anche Cvx non può che chiedere a una nuova consiliatura «la tutela dei meno abbienti ma soprattutto il lavoro ai giovani. Dare speranza di futuro–prosegue Salvio -è indispensabile». Da sempre la Cvx – seguendo le indicazioni di Papa Francesco–ha ritenuto che occorresse essere presenti in politica «lavorando per i più deboli: dal doposcuola per gli srilankesi dai progetti contro la ludopatia alla finanza etica, fino all’accoglienza dei migranti». Anche dalle altre associazioni si individuano le priorità da indicare. Così dal Rinnovamento nello Spirito si chiede di mettere la famiglia al centro.
«Non possiamo tacere – dice Antonio Postiglione, coordinatore diocesano del RnS – la necessità di investire sulle situazioni di disagio della nostra città: dai bambini, alle giovani coppie, fino agli anziani». La cura degli anziani «oggi delegata ad associazioni e movimenti - dice Postiglione - dovrebbe essere premura dell’Amministrazione». Dal RnS anche uno stimolo ulteriore: «Spetta soprattutto a noi cattolici curare la formazione dei giovani in politica: dobbiamo ravvivare in lorole ragioni del credere, quelle su cui vale spendere una vita in politica e spenderla bene».
Gli fa eco Marco Rossi della Comunità di Sant’Egidio: «Una nuova amministrazione dovrebbe preoccuparsi di rendere Napoli una città inclusiva». Nel 2008 c’erano 1200 clochard. Oggi nella stessa zona contiamo 1500 persone, precisa Rossi. «Chi governerà Napoli non potrà non affrontareil problema della loro inclusione e non accorgersi di quella dei campi rom».
Da Pasquale Orlando, leader delle Acli per anni, e ora segretario della Fap-Napoli Acli il sogno di «un’amministrazione capace di dare giustizia ai cittadini di Napoli e soprattutto ai più disagiati». La priorità per il segretario Fap-Acli sono senz’altro i più deboli:« per questo–dice -punterei sul reddito di cittadinanza e sul contrasto della evasione scolastica». E per i laici impegnati un suggerimento: «Riapriamo i circoli territoriali: dobbiamo salvaguardare i luoghi dove la gente si incontra».
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