sabato, aprile 08, 2006

dal blog della Iervolino: I giovani sono l'oro di Napoli



Devo dire che ho fatto fatica all’idea di passare dalla penna al computer e soprattutto di utilizzare uno strumento misterioso come il blog.

Quando i miei collaboratori l’hanno proposto ho inizialmente detto no, poi però mi sono incuriosita, sapendo che attivarLo era un po’ come decidere di fare un viaggio in un mondo inesplorato.

Chi mi conosce sa che ho sempre amato viaggiare, anzi devo confessare che uno dei miei sogni nel cassetto è quello di fare un viaggio al Polo Nord; fino ad oggi tra un impegno politico o sociale e il piacere di passare il mio poco tempo libero con i miei figli, ho dovuto rinunciare ma so per certo che un giorno calpesterò il suolo del Polo Nord.

Quest’altro viaggio voglio iniziarlo partendo da una cosa bella che ho fatto ieri, quando sono stata all'Istituto Comprensivo Cimarosa, per inaugurare i nuovi laboratori sorti in uno spazio abbandonato dell'edifico di via Posillipo, frequentato da oltre 900 alunni e 70 insegnanti.

Si tratta di laboratori di informatica, grafica ma anche di cinema e scienza.

All’entrata ho letto una frase bellissima scritta sul muro d'ingresso dagli stessi bambini "Noi siamo i fiori della vita”. Questa frase mi è rimasta impressa e quando la cerimonia è iniziata non sono riuscita a non ripeterla.

E nel ripeterla ho pensato a Tommy il piccolo assassinato dalla follia omicida di una civiltà senza regole e senza valori, ad Annalisa Durante, ai tanti bimbi senza nome che vivono abusi ed emarginazione.

Passeggiavo per i locali e pensavo che si trattava del settantesimo edificio che in questi anni la mia amministrazione ha ristrutturato e/o realizzato, un impegno difficile poiché i tagli del governo Berlusconi ai bilanci comunali sono stati dolorosi ed oggi, annunciare di voler abolire l'ICI senza sostituirla con un altro tributo proprio dei Comuni, significa praticamente dire ai Comuni di non erogare più servizi ai cittadini, sapendo che per Napoli significherebbe 161 milioni di euro in meno ogni anno.

Penso che la strada da seguire, la risposta da dare al bisogno di identità dei nostri giovani, stia nel creare delle comunità educanti, luoghi di aggregazione, nel valorizzare quel patrimonio di conoscenza ed umanità che è rappresentato dai nostri insegnanti.

Proprio dalla scuola napoletana vengono quotidianamente segni di vivacità e vitalità, dalla Carlo Levi di Scampia capace di mettere su una Band che vince la selezione per il Festival di San Remo, al 75° di Bagnoli conosciuta in Italia per la sue prassi avanzate nella didattica della scienza a tante altre esperienze in giro per la città.

Ed è proprio dalle scuole, dall’educazione, dalla cultura che voglio ripartire se la mia città mi rinnoverà la sua fiducia, poiché i giovani sono l’oro di Napoli.
Rosa Iervolino Russo

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao sono alex ( del blog che hai visitato ), ho inserito il tuo link al mio blog è un piacere;).
La Iervolino ha ragione, i giovani sono la risorsa fondamentale della società, e purtroppo napoli e provincia ( ma non solo.. io vengo dalla provincia di caserta e non è meglio assolutamente ) vivono una situazione imbarazzante riguardo i giovani... c'è da fare molto e spero che si inizi ad attivare per bene il motore, per cambiare la cultura dei giovani, per "ravvivare", per farla fiorire c'è bisogno di offrire ai giovani servizi.
Pensiamo alle periferie delle nostre città, senza negozi, servizi, locali pubblici, locali culturali, insomma senza niente ci viene a noi giovani o ci viene da andare via ( come ho fatto io che ho avuto le possibilità e sono andato a studiare fuori) o ci abiutiamo a convivere con le conseguenze che spesso accadono, o se capiamo che viviamo in una situazione del genere ci deprimiamo e basta. Io spero che le parole della Iervolino si tramutino in fatti ;)

Anonimo ha detto...

Scusate per l'italiano pessimo. Il commento l'ho scritto impulsivamente senza rileggere.